La distilleria Long Pond ha sede in Giamaica ed è una distilleria molto antica e tradizionale, che ha rilevato la riproduzione di alcuni stili da aziende che hanno chiuso i battenti. ITP sta per Ive Trelawny Pot. È la denominazione dei marchi speciali dell'isola. Questi marchi indicano il contenuto di esteri del distillato, che è compreso tra 90 e 120. Questo rum ha 15 anni ed è distillato nel John Dore Pot Still. È un imbottigliamento limitato a 2.402 bottiglie.
Colore: ambra. Profumo: fresco, complesso, note di vaniglia. Gusto: Ricco, speziato, vaniglia. Finitura: Lunga durata.
Gradazione 45,7% Vol.
Formato 70 cl.
Descrizione produttore
Sulle sue origini abbiamo informazioni molto lacunose: Long Pond significa letteralmente “grande stagno“, ed in effetti accanto alla factory lo stagno esiste, ma in realtà è anche il toponimo di una montagna situata a Nord del paese, oltre ad indicare una “plantation” di canna da zucchero il cui nome comincia ad essere presente nei registri dalla fine del XVIII secolo. È di quell’epoca anche il collegamento alla storia dei Clarke, cugini sbarcati entrambi sull’isola in quel periodo, che diedero a loro volta il nome alla vicina Clark’s Town: Simon, baronetto di Salford, fu esiliato in Giamaica nel 1730 per “reati di pirateria” quando era ancora un ufficiale della Royal Navy, dove raggiunse il cugino, arrivato qualche anno prima come “emissario della Corona“. Fu durante il matrimonio del figlio di quest’ultimo nel 1760, chiamato anche lui Simon Clarke, che apparve il nome di Long Pond, tenuta coltivata a canna da zucchero di cui divenne proprietario. Delle successive evoluzioni, a quanto pare, ci sono pochissime tracce: esiste qualche documento che parla della produzione di rum e zucchero, intorno al 1780, ma saltiamo ad ulteriori informazioni certe addirittura al 1921: in quell’anno la proprietà passò ad una società scozzese, Sheriff & Co(Bowmore, Islay), che costruì (o ricostruì) anche una sugar factory, ma del rum nessuna traccia, e questo passare sotto silenzio fu certo a causa della vendita prevalentemente in bulk, come ho già avuto modo di spiegare durante la masterclass e di scrivere, a commercianti e blender europei.In alcuni casi, ci furono persino commercianti che possedevano plantation e distillerie, come la famiglia Wedderburn, titolare dell’omonimo marque di cui ho parlato nello scorso articolo. I commercianti ed i blender importavano in Inghilterra rum “con invecchiamento dinamico” in grandi quantità, e questo poi finiva in vat per un invecchiamento “statico” nei docks del porto di Londra ed in altri porti britannici. Long Pond era evidentemente un ottimo produttore, perciò, nel 1953, i canadesi di Seagram’s decisero di acquistarla per rendere più “interessante” il proprio marchio di rum Captain Morgan. Presto Seagram’s avrà talmente tanta richiesta per questo marchio, che Giamaica da sola non sarà più sufficiente, e si rivolgerà altrove, in luoghi in cui la produzione era maggiore, ed il costo della materia prima inferiore, ma nel frattempo, nel pieno della sua attività, per rifornire i magazzini di Seagram’s, Long Pond aveva annesso anche la vicina factory di Vale Royal e quella di Cambridge, che post acquisizione diventeranno suoi marques storici. Dopo il decennio 1960, la Giamaica iniziò un processo di nazionalizzazione delle attività di produzione di rum e zucchero dell’isola: Long Pond Sugar Factory, con il nome di Trelawny Estate, divenne di proprietà statale nel 1977, poi, tre anni dopo, National Rums of Jamaica (NRJ) prese anche il controllo di Clarendon, Long Pond Distillery e Innswood, per poi perdere molti Estates nel 1993, decidendosi a chiedere infine una partecipazione di capitale a Demerara Distillers Limited in Guyana e West Indies Rum Distiller (WIRD) a Barbados, che, dal 2017, è di proprietà di Maison Ferrand.
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