MOSCATO d'Asti DOCG 2024 Castello di Neive
Scheda prodotto
| Cod.Art. | 10MAM75-2024 |
|---|---|
| Denominazione | Moscato d'Asti DOCG |
| Consumo per Fascia d'età | > 18 |
| Allergeni | Contiene Solfiti |
| Annata | 2024 |
| Gradazione (% Vol.) | 5 |
| Formato (cl./gr.) | 75 |
| Composizione / Uvaggio | Moscato |
| Temperatura Servizio | 6 - 10° |
| Tempo Conservazione | di lunga durata |
| Scadenza | No |
| Abbinamenti | Dessert |
| Marchio | Castello di Neive |
| Produttore | Castello di Neive |
| Paese di Produzione | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Tipologia Contenitore IT | Bottiglia |
| Quantità x Confezione | 1 |
| Tipologia | Vino Bianco |
Il Moscato d’Asti DOCG è il più grande vino da dessert al mondo.
Vigne diverse per un risultato equilibrato e piacevolissimo. Si presenta come la scelta perfetta per allietare i vostri commensali alla fine di pranzi e cene: quando poi è quello prodotto dal Castello di Neive si va sul sicuro. Fresco, con un perlage fine e persistente ed un ventaglio di profumi unici, è davvero un nettare a cui è impossibile resistere.
Gradazione: 5,5 % Vol.
Formato 75 cl.
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Neive deve il suo nome a un'importante e nobile famiglia romana "Gens Naevia", o "Naevii" che la abitò in tempi antichi. Alla caduta del Sacro romano impero, arrivarono gli Ungari e poi i Saraceni. A quest'epoca risale la costruzione del primo castello fortificato, sulla sommità della collina. A causa della equidistanza da Alba ed Asti, è sovente diventata campo di scontro tra di esse e nel 1275 il suo vecchio castello venne distrutto proprio in una guerra tra queste città, come successe anche ai castelli di alcuni paesi limitrofi. Dal 1387 seguì Asti sotto i Visconti, poi andò al Duca d’Orléans, a Francesco I, a Carlo V di Spagna, Carlo III di Savoia, tornò ai Francesi e nuovamente sotti i Savoia. Nell’800, quando le truppe Napoleoniche attraversarono la parte bassa di Neive, pare vi si trovassero solo una cascina ed un mulino, ovviamente vicino al torrente. Neive “Borgonuovo” si è infatti sviluppata più recentemente, tra fine ‘800 e inizio ‘900 a ridosso della linea ferroviaria che univa Neive con Asti, Alessandria, Alba e Cuneo permettendo di raggiungere facilmente anche Torino, Milano e Genova per commercializzare i propri prodotti.Sono così nate piccole industrie, cantine, artigiani che ancora oggi rendono merito ai Neivesi in tutto il mondo. |










