DOLCETTO d'Alba 2023 Castello di Neive
Scheda prodotto
| Cod.Art. | 4DAG23-2023 |
|---|---|
| Denominazione | Dolcetto d'Alba DOC |
| Consumo per Fascia d'età | > 18 |
| Allergeni | Contiene Solfiti |
| Annata | 2023 |
| Gradazione (% Vol.) | 13 |
| Formato (cl./gr.) | 75 |
| Composizione / Uvaggio | Barbera 100% |
| Temperatura Servizio | 16 - 18° |
| Tempo Conservazione | di lunga durata |
| Scadenza | No |
| Abbinamenti | Carne rossa |
| Marchio | Castello di Neive |
| Produttore | Castello di Neive |
| Paese di Produzione | Italia |
| Regione | Piemonte |
| Tipologia Contenitore IT | Bottiglia |
| Quantità x Confezione | 1 |
| Tipologia | Vino Rosso |
Vigne diverse, vinificate insieme per un dolcetto classico, fresco e di piacevole beva.
La linea classica della gamma del Castello di Neive offre un tributo alluva più tradizionale e radicata di tutto il territorio piemontese dando vita ad un Dolcetto dAlba DOC davvero beverino, immediato ed aggraziato. Un vino con una spiccata vocazione gastronomica, perfetto da bere tutti i giorni. Le uve vinificano e fermentano solo in acciaio prima di venire imbottigliate.
Gradazione: 13 % Vol.
Formato 75 cl.
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Neive deve il suo nome a un'importante e nobile famiglia romana "Gens Naevia", o "Naevii" che la abitò in tempi antichi. Alla caduta del Sacro romano impero, arrivarono gli Ungari e poi i Saraceni. A quest'epoca risale la costruzione del primo castello fortificato, sulla sommità della collina. A causa della equidistanza da Alba ed Asti, è sovente diventata campo di scontro tra di esse e nel 1275 il suo vecchio castello venne distrutto proprio in una guerra tra queste città, come successe anche ai castelli di alcuni paesi limitrofi. Dal 1387 seguì Asti sotto i Visconti, poi andò al Duca d’Orléans, a Francesco I, a Carlo V di Spagna, Carlo III di Savoia, tornò ai Francesi e nuovamente sotti i Savoia. Nell’800, quando le truppe Napoleoniche attraversarono la parte bassa di Neive, pare vi si trovassero solo una cascina ed un mulino, ovviamente vicino al torrente. Neive “Borgonuovo” si è infatti sviluppata più recentemente, tra fine ‘800 e inizio ‘900 a ridosso della linea ferroviaria che univa Neive con Asti, Alessandria, Alba e Cuneo permettendo di raggiungere facilmente anche Torino, Milano e Genova per commercializzare i propri prodotti.Sono così nate piccole industrie, cantine, artigiani che ancora oggi rendono merito ai Neivesi in tutto il mondo. |









