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PFEFFERER MOSCATO Giallo delle Dolomiti 2024 Colterenzio

9,80 €
Disponibile
Solo 2 rimasto/i

Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 2PCS24-2024
Denominazione IGT Vigneti delle Dolomiti
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni Contiene Solfiti
Annata 2024
Gradazione (% Vol.) 12
Formato (cl./gr.) 75
Composizione / Uvaggio Moscato Giallo
Temperatura Servizio 10 - 12°
Tempo Conservazione 2 - 3 anni
Scadenza No
Abbinamenti Aperitivo
Marchio Cantina Colterenzio
Produttore Cantina Colterenzio
Paese di Produzione Italia
Regione Trentino Alto Adige
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Vino Bianco
Dettagli

Questo vino porta il nome dell’omonima uva.

Una varietà particolare del moscato giallo che nel linguaggio locale storico è stata chiamata Pfefferer. Probabilmente per il suo aroma speziato, visto che in tedesco Pfeffer significa pepe. Il vino è caratterizzato da delicati aromi fruttati e di noce moscata, accompagnato da una piacevole freschezza. Ottimo vino da aperitivo. L’appassionato è colpito immediatamente dal carattere giovanile e brillante e dall’eleganza di questo vino.

Gradazione 12,5 % Vol.

Formato 75 cl.

Descrizione produttore
colterenzio

Nel 1960, 26 vignaioli di Colterenzio fondarono, nei pressi di Appiano, la propria cooperativa, rendendosi così indipendenti dai commercianti di vino che all´epoca delineavano i prezzi. Questo manipolo di ribelli diede alla neo fondata cooperativa il nome della propria terra: il piccolo borgo di Schreckbichl (in italiano Colterenzio), svolgendo anche un ruolo pioneristico di perseguire con grande costanza un percorso di qualità. Luis Raifer, diede fuoco alle polveri e nel 1979 fece ingresso nella cooperativa in veste di direttore. Portò con sé un bagaglio carico di ambizioni, anche a seguito del suo viaggio studi in California. Erano gli anni Ottanta e l´Alto Adige era per lo piú una terra di rossi di mediocre qualità; Raifer, anch´egli viticoltore, riconobbe il potenziale di questa terra dei suoi vini d’eccellenza e sfruttando il  terroir favorevole, l´adeguata estensione della superficie vitata e la competenza dei vignaioli locali, fece il passo in avanti. Come prima cosa, nel suo podere “Lafòa”, una collina baciata dal sole, sostituì le viti di Schiava con quelle di Cabernet Sauvignon e successivamente con Sauvignon Blanc. Introdusse uno standard qualitativo inedito, ovvero un quantitativo di raccolto inferiore, a fronte però di uve pregiate, per vini d´eccellenza. Così iniziò a predere forma, proprio dai suoi vigneti “pilota” con il Cabernet Sauvignon e il Sauvignon Blanc, una nuova dimensione di qualità. Questa mentalità viene trasmessa a tutti,  sperimentando la creazione di gruppi di qualità con nuove varietà. Tutt’oggi, soci e collaboratori della cantina perseguono con costanza questo modello, sia in vigneto che nella produzione di tutti i vini. Alla base di tutto questo progetto ci sono ora, 300 vignaioli: soci della Cantina Colterenzio, che con le loro famiglie lavorano tutto l´anno nei vigneti per ottenere uve pregiate, autunno dopo autunno.

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